Report del presidio del 28 novembre 2009


Sono stati circa un centinaio i partecipanti al presidio promosso dal "Comitato Verità per Aldo" presso il Tribunale di Perugia di mercoledì 28 ottobre. Una buona partecipazione considerando l’orario lavorativo e il giorno infrasettimanale che dimostra ancora una volta il forte legame della città di Perugia alla triste vicenda che colpì Aldo e tutta la sua famiglia.
L’udienza in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento nei confronti dell’agente di custodia polizia penitenziaria addetto alla sorveglianza presso la sezione B ha avuto tutto sommato un finale positivo, segnando un piccolo passo in avanti nella dura strada verso la verità e la giustizia per la morte di Aldo.
Il giudice ha infatti rinviato a giudizio la guardia carceraria accusata di omissione di soccorso e falsificazione dei registri di entrata e uscita del braccio carcerario di sua competenza ed ha inoltre rifiutato il rito abbreviato richiesto dalla difesa. Si dovrà quindi aprire un lungo processo dove, inevitabilmente, emergeranno nuove considerazioni soprattutto in merito al perché l’agente abbia dovuto falsificare quei registri e su chi e che cosa ha dovuto “coprire” con quell’illecito.
Numerose altre questioni riguardanti questa prima inchiesta emergeranno a partire dal 25 novembre, giorno della prima udienza del processo nei confronti di colui che sembra sempre più interpretare il ruolo di capro espiatorio di un sistema i cui aguzzini e torturatori continuano a rimanere ancora impuniti.
Altro punto importante da sottolineare è la costituzione del “Comitato verità per Aldo” come parte civile. Non poteva essere altrimenti, il comitato in tutti questi anni è sempre stato impegnato in prima linea a sostenere iniziative di solidarietà concreta nei confronti dei familiari, oltre che economicamente, soprattutto nel mantenere viva e accesa l’attenzione sulla vicenda.

Le attività del Comitato non si fermeranno di certo.

Invitiamo tutti e tutte a visitare il nostro blog per seguire e rimanere aggiornamenti sulle prossime mobilitazioni e iniziative.

La necessità di verità e giustizia non si placa!
Perchè di carcere non si può morire! 
Perchè in carcere per qualche pianta d'erba non si deve finire!

Comitato Verità per Aldo

  1. #1 di Laura il 05/11/2009 - 9:04 pm

    Anch’io come tante altre persone sono venuta a conoscenza di questa vicenda dal servizio delle Iene, che ringrazio di cuore..
    UNA STORIA DAVVERO CREDULE E TRISTE.
    Ho pianto nel vedere il video della mogiie,una grande donna che ha avuto il coraggio di raccontare e la forza di lottare e continuo a piangere mentre racconto ai miei amici quello che uno stato vergognoso ha il coraggio di fare.
    Perchè credo davvero queste cose si debbano sapere, raccontare.

    Vorrei unirmi a voi del comitato affinché si lotti per avere GIUSTIZIA.
    Se posso fare qualcosa…

    Un abbraccio a Rudra e a tutta la famiglia.

    Laura, 26 anni, Bergamo

  2. #2 di Emanuela il 04/11/2009 - 3:30 pm

    Davanti a questo accaduto non posso fare altro che scrivere perchè se dovessi commentare l’accaduto in se non troverei parole abbastanza disprezzanti verso questo stato.Sono contenta invece di vedere come siamo qui riuniti da persone adulte a liceale quale sono io a parlare di questo caso,a cercare anche noi una verità.Rudra,hai tutto il mio affetto anche se sono una sconosciuta e ti esorto a non mollare mai,capito?combatti come stai facendo ora,NON PERDERTI D’ANIMO!

  3. #3 di Emanuela il 04/11/2009 - 3:24 pm

    Non ci sono troppe parole per descrivere questo fatto perchè sentendo ciò solo il silenzio può valere più di mille parole perciò in silenzio prego affinchè la giustizia trionfi!Forza e coraggio a tutti quelli che con i pugni chiusi e i denti stretti combattono per la verità!forza a tutti quanti e ricordate che chi fa del male,sarà fatto del male maggiore a lui.Coraggio,sono davvero con voi per quello che può servive un incoraggiamento da una sconosciuta.NON ARRENDETEVI MAI!!

  4. #4 di Manuela il 04/11/2009 - 12:21 pm

    Come molti ho saputo ieri dal servizio de “le jene”
    Non ho parole per esprimere la mia indignazione per l’ingiustizia subita dal signor Aldo che ha fatto troppe vittime.
    La mia sensazione è stata quella di profonda vergogna per la mia ignoranza e per quella di essere rappresentata nella società da quella istuzione che ha privato per ben quattro giorni na famiglia ad un minore (Rudra complimenti per la tua maturità)restituendogliela drammaticamente.
    Non so cosa fare se non partecipare.
    Un abbraccio.

  5. #5 di mile il 04/11/2009 - 11:38 am

    ieri sera dopo aver visto il servizio sul caso di Aldo alle Iene avevo le lacrime agli occhi..come si può credere nelle istituzioni che dovrebbero essere garanti della legge e della nostra sicurezza se accadono cose di questo tipo?..chi indossa una divisa non si deve sentire onnipotente,la denigrazione degli altri non gli è comunque consentita..GIUSTIZIA!GIUSTIZIA!GIUSTIZIA!milena

  6. #6 di andrea il 04/11/2009 - 10:32 am

    Ciao Aldo, ho conosciuto la tua storia solo ieri sera

    Che Stato è quello che ti incatena per un pò di erba e ti fa uscire dal carcere con i piedi davanti

    Da oggi ci sono anch’io con voi
    Un caro saluto a Rudra, un sedicenne più maturo della maggior parte di chi ci governa

    G I U S T I Z I A

  7. #7 di Michele il 04/11/2009 - 7:28 am

    Ciao Aldo,
    ho saputo della tua morte, ieri sera, dal programma ‘Le iene’ e dal sito di Beppe Grillo.
    Eri sano e giovane quando sei entrato nel carcere e ne sei uscito cadavere, pochi giorni dopo.
    Tua moglie ha combattuto fino alla fine dei suoi giorni per sapere la verità sulla tua morte.
    Possiate riposare in pace.
    Un pensiero a tuo figlio Rudra.

  8. #8 di lara il 04/11/2009 - 12:15 am

    Buonasera, io come tanti altri, non sapevo nulla di questo caso fino a questa sera quando è andato in onda il servizio alle Iene.
    Sono rimasta profondamente scioccata da questa storia…per la sua crdudeltà, assurdità, e anche perchè mi ha colpito il viso di Aldo Bianzino, la sua espressione…mi sembra un uomo “buono”, so che è stupido dire una cosa del genere solo da una fotografia.
    Perchè non dovrebbe mai succedere un’ingiustizia del genere. Io non so relamente tutti i risvolti di questa vicena, quello che so è che quest’uomo di sicuro non doveva morire in questo modo.
    Spero che questa storia possa trovare una degna conclusione e che prima o poi giustizia sia fatta per chi non c’è più e per chi rimane.
    Lara

  9. #9 di Guenda il 03/11/2009 - 10:54 pm

    Volevo segnalarvi un mio recentissimo articolo su Aldo: http://www.parolibero.it/…in-carcere-perugia.htm
    Graze e in bocca al lupo per la vostra battaglia

  10. #10 di Andrea il 03/11/2009 - 10:41 pm

    Voglio augurare a Rudra tanta serenità,tutta quella che negli ultimi anni non ha avuto per colpa di “esseri minori”.

  11. #11 di orlando il 03/11/2009 - 10:27 pm

    mi indigna e vorrei poter fare qualcosa!! Questa e tante altre, ultima quella di Stefano, sono storie che lacerano il tessuto di una società che si ritiene essere ancora civile.
    Troviamo la forza, il modo e i mezzi per poter fare tutto ciò di cui avrà bisogno il figlio di Roberta e Aldo per far conoscere le RESPONSABILITA’ di questi ignobili atti con cui si sono macchiati rappresentanti della giustizia!
    Forza Rudra!!!

  12. #12 di massimo il 03/11/2009 - 10:18 pm

    ciao
    mi chiamo massimo
    sono un ragazzo di 25 anni
    guardo il telegiornale e mi informo come si informa, secondo me, un giovane medio italiano
    bene, io non sapeve
    e me ne vergogno
    questa vicenda è assurda
    ma assurdo forse non basta a definirla
    vorrei poter avere fiducia nel mio stato
    davvero mi piacerebbe
    ma il mio stato fa si che io provi solo vergogna e tanto imbarazzo perchè, alla fine, resta solo il fatto che un ragazzo ora ha perso tutto

  13. #13 di nicolò il 03/11/2009 - 10:08 pm

    Un ricordo per te Aldo!!!

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