Caso Bianzino: dall’amaca di Michele Serra


La storia ce l´ha raccontata ieri su “Repubblica” Jenner Meletti. E´
morto in carcere, per cause ancora da accertare, un falegname umbro,
Aldo Bianzino, arrestato il giorno prima perché coltivava cannabis per
farne uso personale. Una persona mite, che viveva pacificamente in
mezzo alla natura, certo non pericolosa per gli altri, che lascia un
figlio minorenne e una compagna disperata. Proprio in questi giorni e
in queste ore, con l´atroce delitto di Roma che esaspera la questione
già rovente della sicurezza, della violenza, dell´immigrazione rom
fuori controllo, viene spontaneo domandarsi per quale assurdo criterio
giudiziario, o politico, o culturale, un uomo debba morire in carcere
perché gli piaceva farsi le canne (tra parentesi: ieri la Cassazione ha
“depenalizzato” la coltivazione di cannabis per “uso ornamentale”…).
C´è una specie di folle sproporzione, di abnorme iniquità tra le
notizie di rapinatori o di assassini rimessi in libertà con evidente
imprevidenza, e vicende come questa, dalle quali la legge e la
giustizia escono con una patente di totale stupidità. Una stupidità che
avrà certamente le sue spiegazioni “tecniche”, i suoi alibi
procedurali. Ma lascia di ghiaccio. Uno Stato con i nervi saldi non se
la prende con gli hippies: se non altro perché avrebbe cose più urgenti
e più serie da fare.

Da Repubblica, di Michele Serra – 2 novembre 2007

  1. #1 di Mario Gamba il 02/11/2007 - 10:14 pm

    Serra è patetico. Il suo moderatismo, il suo animo di destra, fa ribrezzo. Intanto, la notizia non l’ha raccontata un ritardatario giornalista del suo giornale, l’organo reazionario del Pd “la Repubblica”, ma almeno quindici giorni prima “il manifesto”, cpn corredo di servizi d’inchiesta, interviste, ecc. se lui, Serra, vuol fare pubblicità al foglio per il quale scrive eviti almeno di esporsi a figuracce professionali di queste dimensioni. poi, che cosa sono questi sproloqui securitari, ripresi pari pari dall’ossessivo tam-tam dei media: “immigrazione rom fuori controllo”, “assassini rimessi in libertà con evidente imprevidenza”? povere stupide frasette da moralista al più basso livello della categoria. vorrei sperare che il sito di Esc non abbia voluto proporre questo pezzo modestissimo e in buona parte iniquo come esempio di coraggiosa denuncia democratica. se così fosse, bisognerebbe aprire una seria discussione anzitutto tra i curatori del sito di Esc.

I commenti sono stati disattivati.