Articolo tratto da Terra News


A due anni dalla morte di Aldo Bianzino, deceduto nel carcere di Capanne due giorni dopo il suo arresto, potrebbe finalmente esserci la speranza di conoscere la verità. Ieri il gup di Perugia Marina De Robertis ha deciso per il rinvio a giudizio dell’agente di polizia penitenziaria Gianluca Cantoro, accusato di omissione di soccorso, omissione di atti di ufficio e falso.

Bianzino, entrato in carcere il 12 ottobre 2007, è morto la mattina del 14. Nell’incidente probatorio i detenuti della cella a fianco hanno testimoniato di averlo sentito più volte chiedere aiuto durante la notte, domandare l’intervento di un medico. «Ma la guardia ha risposto di non rompere il c…», hanno dichiarato al giudice. Solo al mattino sono intervenute due dottoresse, ma non c’era più nulla da fare. L’esame autopico sul corpo del 44enne di Pietralunga ha rivelato un ematoma al cervello e una profonda lesione al fegato.

Ciò nonostante, è stata chiesta l’archiviazione del procedimento aperto contro ignoti per omicidio: la decisione è attesa il prossimo 11 dicembre. Il gup ieri ha deciso di non concedere nemmeno la contestazione dell’aggravante di “morte come conseguenza di omissione di soccorso”, che era stata chiesta dall’avvocato Massimo Zaganelli, che rappresenta il figlio minore di Bianzino, Rudra.
De Robertis ha però ammesso la costituzione, come parte civile, dell’associazione Verità e giustizia per Aldo Bianzino.

«Il pm Petrazzini aveva richiesto di escluderci per “carenza di legittimazione”, perché costituitici in ritardo», spiega Patrizia Cirino, presidente dell’Associazione. «Ma il gup ha riconosciuto la nostra attività fin dall’inizio di questa vicenda, quando abbiamo formato il Comitato verità e giustizia». È stato il comitato, subito dopo la morte di Aldo, a portare il caso all’attenzione dei media e della città, a chiedere chiarezza e non omertà. L’ammissione al processo – che comincerà il 28 giugno 2010 – è un importante segnale per tutti.

  1. #1 di Francesco il 27/11/2009 - 5:07 pm

    la disoccupazione ti ha dato un bel mestiere
    mestiere di merda carabiniere

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