Dopo la morte di Aldo,(qui puoi trovare un dossier con i fatti più importanti) il Pm Petrazzini incarica il Dott. Luca Lalli (a cui si affiancherà in un secondo momento la Dot.ssa Anna Aprile) a redigere una consulenza tecnica medico legale sulle cause della morte di Bianzino Aldo. La relazione Lalli/Aprile si compone di 24 pagine e percorre l’intera vicenda concludendo con l’affermazione che Aldo è morto di cause naturali.
Le conclusioni a cui sono giunti i consulenti del Pubblico ministero sono state alla base dell’archiviazione del procedimento per omicidio colposo, (dicembre 2009) che sembrava chiudere definitivamente il caso Bianzino. Morto per cause naturali, morto a seguito di un Emorragia Sub-Aracnoidea (ESA) dovuta ad un aneurisma.
Mentre il processo per omicidio colposo viene archiviato, si apre un nuovo procedimento; quello per omissione di soccorso a carico di Gianluca Cantoro (la guardia carceraria di turno la notte in cui Aldo perse la vita, condannata 1anno e mezzo con pena sospesa). Durante il dibattimento è emersa un importante novità: l’aneurisma non è mai stato trovato dai medici legali. (qui il report dell’udienza del 16/01).
Il processo per omissione di soccorso si è concluso a Febbraio, la sentenza ha lasciato con l’amaro in bocca i figli di Aldo, ha lasciato dubbi e perplessità.
La lotta per la verità non si ferma, è necessario riaprire il caso Bianzino.
Commenti recenti