PER NON DIMENTICARE ALDO BIANZINO


Il 28 ottobre 2009 alle ore 9.00 si terrà un presidio del "Comitato
Verità per Aldo" presso il Tribunale di Perugia.

PER NON DIMENTICARE ALDO BIANZINO

28 ottobre 2009 ore 9.00 presidio del
"Comitato Verità per Aldo" presso il Tribunale di Perugia.

Aldo Bianzino è stato arrestato il 12 ottobre 2007 e condotto nel carcere
Capanne di Perugia. La mattina del 14 è stato trovato morto nella cella in
cui era stato rinchiuso.
Nel frattempo pochi mesi fa anche la compagna di Aldo, Roberta, se ne è
andata nel silenzio, senza riuscire a conoscere la verità sulla morte di
Aldo.

A più di due anni da questa "misteriosa" morte, il 28 ottobre 2009 si
terrà l’udienza preliminare in relazione alla richiesta di rinvio a
giudizio nel procedimento nei confronti di un agente della Polizia
Penitenziaria addetto alla sorveglianza presso la sezione 2° B, dove Aldo
è morto.

L’agente è imputato di aver omesso di informare il sanitario di guardia
che Aldo richiedeva aiuto, di non aver prestato soccorso e di aver cercato
di nascondere quanto realmente accaduto quella notte falsificando il
registro di accesso alla sezione del carcere.

Purtroppo questo percorso giudiziario cerca di mettere in luce solo alcuni
aspetti di quello che verosimilmente è accaduto, dando per scontato il
malore accidentale di Aldo. Niente ci è dato sapere di come mai una
persona sia entrata in carcere in salute e ne sia uscita morta.

Per questo riprendiamo un percorso di mobilitazione, consapevoli che ora
più che mai è necessario fare sentire la nostra voce, perchè la morte di
Aldo non passi sotto silenzio.

Il caso di Aldo è troppo simile a quello di Federico Aldrovandi a
Ferrara, Renato Biagetti a Roma, Nicola Tommasoli a Verona, Abdul Guibre a
Milano, Giuseppe e Pasquale a Palermo, e tanti altri, tutti vittime di
una sorta di "spontaneismo intollerante" che agisce violentemente contro
chi gira senza documenti, rivendica la propria la libertà d’
espressione, coltiva marijuana per uso personale in un paese che invece dei
trafficanti persegue i consumatori.

Vogliamo Verità e Giustizia e continueremo a contrastare e ad opporci ad
una società che sempre meno tollera qualsiasi tipo di espressione fuori
dalla norma.

La necessità di verità e giustizia non si placa!
Perchè di carcere non si può morire!
Perchè in carcere per qualche pianta d’erba non si deve finire!

Comitato Verità per Aldo                                                                                                    

  1. #1 di silvia il 11/11/2009 - 11:24 am

    ciao Rudra,ti ho visto sul video delle iene. tanta solidarietà da parte mia con l’augurio che la verità emerga e giustizia per i tuoi genitori sia fatta!!!!! non mollare mai !! ti sono vicina Silvia.

  2. #2 di Marco Lavo il 09/11/2009 - 10:54 pm

    Sono venuto a conoscenza di questo vergognoso fatto vedendo il servizio delle iene attraverso la rete. Non riesco ancora a credere che questo possa succedere in uno stato che si definisce liberale!!! E’ una vergogna e spero che la giustizia riesca a chiarire l’accaduto. Marco

  3. #3 di bobocane il 06/11/2009 - 10:42 pm

    Una storia triste, penosa. Di quelle vicende che una volta appresi i risvolti, vuoi a tutti costi sapere come è andata a finire; se si è capito cosa sia successo, se c’è stata giustizia per Aldo ed i suoi.
    Perchè di questi orribili scorci di vita di una italietta indecente, c’è bisogno, ogni tanto, sporadicamente, di verità!

  4. #4 di Greta il 05/11/2009 - 12:36 pm

    anch’io non sapevo nulla di questa terribile storia, che sembra più la trama di un libro giallo piuttosto che realtà..purtroppo però è vera, e sono rimasta veramente colpita, da tutto, dal dolore che ha pervaso questa povera famiglia innocente, dallo schifo che fa l’Italia (ma già si sapeva), dal fatto che questo accadimento abbia avuto gran voce solo adesso…Sono davvero vicina a Rudra e ai suoi familiari, ai quali auguro tutto il bene del mondo. Greta

  5. #5 di jennifer il 04/11/2009 - 8:40 pm

    il ragazzo rimasto orfano ha quasi dieci anni in meno di me…io che nn potrei vivere senza mia madre mi chiedo quale forza abbia lui per poter sopportare tutto questo!io leggo giornali e guardo telegiornali ma facendo un lavoro notturno può capitare che qualche notizia mi scappi….certa sono che di aldo nn ho mai sentito parlare se non ieri sera alle Iene…è UNA VERGOGNA finire ammazzato di botte in carcere…era un marito e sopretutto un padre…VERGOGNATEVIIII

  6. #6 di emanuela il 04/11/2009 - 6:47 pm

    purtroppo non ci sono parole ma solo sgomento e rabbia. vorrei abbracciare Rubra, da mamma e cittadina italiana,purtroppo per l’ennesima volta mi vergogno di esserlo.

  7. #7 di Claudio il 04/11/2009 - 2:33 pm

    Ho visto ieri il servizio delle Iene.
    L’ennesimo caso vergognoso in questo paese ormai diventato invivibile e schifoso,che vergogna,povera Italia.
    Pure l’ennesimo caso a provare che la Giustizia non è uguale per tutti ma vale solo per pochi.

    Tutta la mia solidarietà per l’accaduto alla famiglia,e tanto di cappello al Figlio di Aldo che nonostante la sua vita lacerata dall’infamità di chissà chi,mantiene una notevole lucidità nel raccontare la propria storia.
    Giustizia per Aldo e tutti gli altri! Senza Giustizia non ci sarà pace!

  8. #8 di Claudia il 03/11/2009 - 11:54 pm

    Siamo sempre stati un paese arretrato, ma diventare esattamente come la Russia di Stalin mi sembra troppo…
    VERGOGNATI ITALIA, PAESE DI M… CAPACE DI LASCIARE A PIEDE LIBERO FASCISTI, STUPRATORI E MAFIOSI, MA DI TOGLIERE I GENITORI AD UN POVERO RAGAZZO!

  9. #9 di paola il 03/11/2009 - 11:06 pm

    ho visto il servizio delle iene……..che tristezza quel povero ragazzo lasciato solo dallo stato!!giustizia x Aldo e famiglia ………la giustizia italiana?????….. Un grande schifo.

  10. #10 di Agostino il 03/11/2009 - 10:58 pm

    Stasera ho visto anch’ io le iene…
    Ogni giorno cio ci sta intorno mi fa sempre più skifo.
    Che tristezza …che vergogna.
    Italia fai sempre più pena!
    Devono …ma devono veramente fare giustizia su questi casi!
    Loro dovrebbero tutelarci e invece ci prendono tutto nella vita ..anche la vita stessa!!!!
    Combattete per Aldo..per la moglie di ALdo!!

  11. #11 di Guenda il 03/11/2009 - 10:57 pm

    Volevo segnalarvi un mio recentissimo articolo su Aldo: http://www.parolibero.it/…in-carcere-perugia.htm
    Graze e in bocca al lupo per la vostra battaglia

  12. #12 di Nicolò il 03/11/2009 - 10:12 pm

    La giustizia deve trionfare!!!un saluto ad Aldo e a Roberta!!!!

  13. #13 di PAOLO il 03/11/2009 - 10:11 pm

    Ho visto proprio ora la storia di Aldo al programma Le Iene e non ne ero al corrente. Sono ancora più indignato adesso che lo so perchè è ora di piantarla che la polizia faccia quello che vuole pestando gente che non ha fatto niente e lasciando andare i veri criminali. Forse sarebbe ora di prendere qualche poliziotto con il suo capo e cominciare a fare la stessa cosa.
    Spero veramente che la verità venga a galla ma ho paura che in un paese omertoso come l’Italia tutto verrà come al solito insabbiato…..

  14. #14 di Ilaria il 03/11/2009 - 10:11 pm

    ciao…ho appena visto il servizio delle iene su aldo…non ho parole per quello che è successo ed è inutile esprimere lo sdegno e lo schifo per tutto questo…spero davvero che venga fatta giustizia anche se purtroppo ho poche speranze nella giustizia italiana…tenete duro!!!
    un abbraccio grande
    Ilaria

  15. #15 di Alain Nanut il 03/11/2009 - 10:08 pm

    Solidarietà

  16. #16 di Paolo il 03/11/2009 - 10:07 pm

    Ho visto il servizio alle Iene. Semplicemente mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di come sia morto Aldo e soprattutto mi vergogno di come sia stata trattata la povera vedova, la signora Roberta, che apprese le notizia della morte del marito come si apprende quella della rottura di un giocattolo, insomma come se fosse la cosa più naturale del mondo. Sono addolorato per la sua scomparsa. Mi auguro che venga fatta giustizia per far finalmente riposare in pace i due coniugi Bianzino, e per dare una risposta al figlio Rudra, al quale vanno tutti i miei auguri ed il mio affeto.
    Paolo

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