Storie di ordinaria violenza


STORIE DI ORDINARIA VIOLENZA

All’alba del 25 settembre del 2005, il diciottenne Federico Aldrovandi muore a Ferrara, pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia. La storia di Federico sarebbe semplicemente questa, se una madre veramente coraggiosa non avesse aperto un blog per battersi per una giustizia negata. Da quel blog e da un lavoro di inchiesta di tre anni nasce Zona del silenzio.


Checchino Antonini

presenta il libro

Zona del silenzio

Una storia di ordinaria violenza italiana

di Checchino Antonini e Alessio Spataro

Martedì 10 Novembre 2009
Aula 1 della Facoltà di Scienze Politiche -Perugia-
ore 17.00

Il caso di Federico è troppo simile a quello di Aldo Bianzino arrestato il 12 ottobre 2007 e condotto nel carcere di Capanne di Perugia dove la mattina del 14 viene trovato morto, come lo è quello di Stefano Cucchi ucciso a Roma lo scorso 22 Ottobre, Nicola Tommasoli a Verona, Abdul Guibre a Milano, Manuel Eliantonio a Genova, Riccardo Rasman a Trieste, Marcello Lonzi a Livorno, Alberto Mercuriali e tanti altri, tutti vittime di “ordinaria violenza” in carcere come in strada, contro chi gira senza documenti, chi rivendica la propria libertà d’ espressione, chi fuma marijuana, chi…

Per tutti questi casi vogliamo Verità e Giustizia e continueremo a contrastare e ad opporci ad una società che sempre meno tollera qualsiasi comportamento fuori dalla norma.

Perchè di carcere non si può morire!

Comitato Verità Per Aldo

http://veritaperaldo.noblogs.org

  1. #1 di VANDA RIGOTTI il 25/11/2009 - 1:21 pm

    Ho seguito su Rai3 ogni sabato sera, tutte le puntate della trasmissione “Un giorno in pretura” dove si è svolto il processo per ottenere giustizia per Federico Aldovrandi.
    Ho una rabbia incredibile dentro, e non ho trovato giusto che durante le puntate dove i poliziotti (tra cui, una donna) che hanno ammazzato Federico, mentre testimoniavano, non si siano fatti vedere in volto. Tutti, devono vedere chi ha compiuto un gesto così efferato. Anche se questo, non porterà in vita Federico.
    Vorrei che la mia solidarietà arrivasse alla famiglia di Federico, con tutto il mio affetto, Vanda

  2. #2 di aldo il 10/11/2009 - 9:03 pm

    ho avuto modo di venire a conoscenza di questa storia “assurda” tramite le iene.non ho fatto altro che pensare e ripensare al dolore che ha provato questa famiglia.difronte a queste situazioni,la verita’ e’ un obbligo.ognuno deve assumersi le responsabilita’ delle proprie azioni.vergogna assoluta per tutti coloro che hanno rovinato questa povera famiglia,persone squallide e senza coscienza.vergognaaaa!!!

  3. #3 di Riccardo pg il 08/11/2009 - 4:35 am

    pauroso….osceno….deleterio…..veramente……scrivo e tremo….o paura anche di pensare a cio che pensava e vedeva…alto durante i suoi ultimi momenti…non pens possa essere la questa la fine di un ragazzo…non puo essere…non puo essere…non puo essere…..non puo essere cosi…..perchè?????????????Dio mio……fallo vivere serenamente almeno te…….ti prego……

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