Milano: 50 striscioni per non dimenticare Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino


Fermiamo il delirio securitario, diritti sicuri subito.

Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino: il proibizionismo è un serial killer



Cinquanta
gli striscioni appesi nella notte in tutta Milano, per non dimenticare
la morte inacettabile di Stefano Cucchi, per denunciare l’assurdità di
questo clima securitario fatto di diritti negati, proibizionismo e
razzismo.

Si
agita lo spauracchio della sicurezza e della tolleranza zero contro
ogni diversità in deroga a ogni diritto e poi  si tollera che nelle
carceri e nelle strade vengano uccisi ragazzi inermi da parte delle
autorità poliziesche.Da anni chi governa insiste con campagne
securitarie in nome di una finta sicurezza, senza mai preoccuparsi di
garantire, invece, DIRITTI SICURI.

Tristemente
e con rabbia Stefano è solo l’ennesima vittima, la sua vergognosa morte
è solo l’ennesima verità su cui non si vuole fare giustizia.

Dopo
Aldo Bianzino e Federico Aldrovandi, il proibizionismo colpisce ancora:
un’altra persona picchiata a morte, abbandonata a se stessa senza cure
mediche, la cui “colpa” era il possesso di stupefacenti. Questi sono
gli effetti delle politiche securitarie e del proibizionismo messo in
campo dal governo, dell’abuso di potere da parte delle forze
dell’ordine a cui, invece, è garantita impunità a vita.

In questi giorni si susseguono le dichiarazioni vergognose come quella del sottosegretario Giovanardi: "Allo stato degli atti c’è un sicuro, evidente responsabile indiretto o diretto della morte di Stefano: la droga",
è uno schifo che prima si ammazzi un ragazzo di botte, si dichiari che
è caduto dalle scale e poi si dia la colpa alle sostanze, pura
demagogia nel tentativo di strumentalizzare la morte di Stefano per
alimentare il proibizionismo, fatto di disinformazione, tagli ai
servizi e criminalizzazione dei consumatori, in perfetta continuità
con  la legge Fini Giovanardi che equipara di fatto droghe leggere e
pesanti, spaccio e consumo  e innalza le pene detentive

Queste le frasi degli striscioni appesi nella notte nella città: “Questa
è la vostra sicurezza? Verità e giustizia per Stefano Cucchi. Diritti
sicuri subito!” “La vostra sicurezza uccide, basta morti di Stato.
Diritti sicuri” “Stefano Cucchi , Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino: 
il proibizionismo è un serial killer”

Perchè
non accada mai più, perchè non si nasconda la verità, per fermare
questo delirio securitario fatto di razzismo, proibizionismo e
negazione di diritti, l’unica sicurezza sono i diritti sicuri.

 

  1. #1 di giacomo il 15/11/2009 - 3:37 pm

    volevo esprimere la mia solidarietà alle famiglie.
    un abbraccio

  2. #2 di JusPrimaeNoctis il 08/11/2009 - 11:22 pm

    Vanno impediti i fermi e i controlli di polizia. Gli agenti sono in gran parte dei mentecatti e/o maniaci col manganello/grilletto facile.
    Li scelgono stupidi perché sono ideali per eseguire ordini scellerati senza pensare, e così ogni tanto ci scappa pure il morto.
    Una volta che questo regime bipartisan cadrà bidognerà disinnescare questa gente per sempre.

  3. #3 di Ivan D'Alessandra il 07/11/2009 - 3:05 pm

    Salve a tutti,

    volevo esprimerVi tutta la mia solidarietà per ciò che è successo e sta succedendo tuttora! E’ inaccettabile che vengano perpetrati tali abusi!
    Non tollero più che vengano massacrate tutte queste persone per il solo fatto che si fanno le canne! Anche le faccio! Eppure mi alzo tutte le mattine per andare a guadagnare quel misero stipendio per me e sopratutto la mia famiglia! Non rubo ( nenache alla mia famiglia! ), non violento , non ammazzo! Pago le tasse e assisto ai sopprusi dello Stato impotente! Ora alziamo la voce! Sono e sarò sempre con voi al vostro fianco!!!!

    Con affetto
    D’Alessandra Ivan

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